Cosa fa lo psicologo? Un caso clinico


 
Cosa avviene dentro la stanza di uno psicologo? cosa sono le sedute psicologiche?
Lo psicologo clinico non è tanto interessato ai sintomi che gli vengono raccontati, quanto al modo in cui gli vengono raccontati.
Il modo in cui si raccontano i propri sintomi o situazioni conflittuali infatti svela quel sottobosco che sorregge il disagio stesso, ovvero quello che realmente il paziente sta chiedendo allo psicologo:  magari di essere confortato, spronato o addirittura sgridato. Ecco che dietro al racconto del disagio si palesa una sorta di bisogno, che spesso sorregge il disagio stesso, e da cui si parte per approfondire i relativi vissuti.

Esempio: Caso Clinico.
Una persona da qualche tempo è colpita da "pensieri contro la propria volontà": ogni qualvolta si reca in chiesa la sua mente ha l'impulso di bestemmiare. Questo fa sentire il paziente in ansia e molto preoccupato. Come detto, ci domandiamo: "cosa sta comunicando il paziente allo psicologo e a se stesso? come lo fanno sentire quei pensieri?". La persona riferisce che tali pensieri lo fanno sentire in colpa: si sente un peccatore, lotta contro di essi, ma più lotta più essi dirompono.
Quindi è come se la mente del paziente lavorasse affichè egli si senta in colpa, e dunque, nei colloqui, si inizia ad approfondire questo aspetto.  Così emerge che il paziente si era da poco separato, questo aveva fatto sorgere in lui un senso di colpa nei confronti dei figli, colpa che però egli non ha mai accettato ma sempre rimosso. Così quel sentimento, non sapendo come esprimersi, ha trovato nell'atto del bestemmiare un modalità per manifestarsi:  ricollegato quel sentimento di colpa alla reale causa, i pensieri contro la propria volontà sono man mano scemati sempre di più.

Spesso i nostri sentimenti diventano disagi solo perchè non diamo loro tempo e spazio per manifestarsi, costringendoli così ad assumere forme che ci sembrano inquietanti solo perchè sconosciute.....S.C.