L'Inganno della Psiche



Siamo convinti che esista un "dentro", un mondo interiore solo nostro separato dal mondo esterno: la psicologia ci ha abituati a parlare di psiche e di mondo interiore e le filosofie orientali ci hanno raccontato che solo lì è possibile trovare la felicità.


Ma che cos'è questo "dentro"?
Lungi dall'essere una verità o una grande scoperta sull'uomo -nonostante venga trattato come tale- è in realtà figlio della cultura occidentale in cui viviamo, che, con Cartesio, ha diviso l'uomo in due parti, il Corpo (fuori) e la Psiche (dentro), dando avvio alla scienza moderna.
L'idea di un "interno" cioè è solo il risultato di un modo di concepire l'uomo che l'uomo stesso ha ideato, e proprio a partire da questa ideologia sono nate l'idea di Anima in ambito religioso e l'idea di Psiche o mondo interiore in ambito psicologico.
Dunque l'idea di una psiche interna nasce da quando abbiamo iniziato a vedere il corpo come una sommatoria di organi, per cui ciò che negli organi non può essere osservato, va relegato ad altro e questo altro è ciò che chiamiamo abitualmente psiche. 

Da questa ideologia è sorto però un equivoco: invece di considerare la Mente solo come uno dei tanti modi possibili di guardare l'Uomo, abbiamo finito col credere realmente a tale concetto, trasformato così da un metodo per capire l'Uomo a Verità sull'Uomo.
Già Husserl aveva messo in guardia da ciò, quando disse: "L'uomo dopo aver ideato le scienze ha finito per intendere se stesso a partire da quell'ideazione "  ma poi aggiunse  "sarebbe terribile se l'uomo si lasciasse definire da una sola delle sue ideazioni", come sembra però essere accaduto. Ed è sempre partendo da questa ideologia che abbiamo tradotto - spesso superficialmente- le tradizioni orientali, usate di sovente come conferma di tale dualismo, dove solo nell'interiore di ognuno si trova la Felicità.

Ma, ahimè, non esiste alcun "dentro": il dentro è solo l'immagine di come vorremmo il fuori, di come vorremmo il mondo; pensiamo che il mondo là fuori sia composto di cose separate da noi, dimenticandoci che noi non vediamo mai le cose per come realmente sono, ma per i significati, per i sensi che diamo a loro: e sono proprio quei significati ciò che chiamiamo Psiche, che è dunque anche là "fuori", tanto che ci è impossibile stabilire dove inizia la psiche interna e dove il mondo. Per cui i nostri problemi psicologici sono soltanto problemi con il mondo,  problemi di rapporto col mondo, che magari vorremmo diverso.

Per noi è ovvio rappresentarci la nostra mente come un contenitore di pensieri, ma Bion ci ricorda  come la mente non è fatta per trattenere pensieri, ma per buttarli fuori, perchè là fuori non si trova il mondo ma solo pezzi dimenticati della nostra Anima.....S.C.