Un altro Io, un Gemello, la nostra immagine allo specchio che prende vita terrorizzandoci, ecco chi è il nostro Doppio. E' la rappresentazione dell'amore che l'Io prova per se stesso, è il narcisista che si ama cosi tanto da non vedere nessun altro oltre sè perchè ama in modo così assoluto la propria immagine da non accorgersi che è proprio questa la sua vera tragedia:
il credere che esista un amore univoco, senza ambivalenza, un amore che non abbia in sè l'odio come sua inevitabile altra faccia.
il credere che esista un amore univoco, senza ambivalenza, un amore che non abbia in sè l'odio come sua inevitabile altra faccia.
Le emozioni prendono avvio sempre e solo come coppie di opposti, ed è questo che al Narciso manca: la capacità di vedere, dietro all'amore, l'inevitabile suo opposto. E così tutto quell'odio che l'amore porta con sè, tutta quella ripugnanza verso la propria immagine vengono trasferite fuori di sè, negli altri che diventano minacciosi, che incutono timore. E questo mondo fuori, colorato di paure, altro non fa che far chiudere ancora di più in sè il Narciso. E lì la tragedia prende il suo volto: infatti, chiusi in sè, senza rapporto col mondo, l'identità non può strutturarsi e il narciso rimane senza volto. Ma chiuso in sè, l'Uomo scopre anche che non può ne amare ne amarsi. Quando il mondo fuori è stato allontanato, il mondo interno diviene solo uno specchio che riflette immagini senza più volto, ed il Tragico è già arrivato: è il Narciso inverso.
E' il Narciso di oggi l'Uomo che, centrato sul proprio Io, conosce il mondo solo in base ai modelli che esso diffonde. Incapace di sentire in sè l'ambivalenza di amore e odio, non può far altro che cedere a quei tragici, perchè univoci, modelli di bellezza, di benessere e di autostima.
Un mondo in cui il positivo ha cancellato totalmente l'inevitabile negativo, che a quel punto si manifesta come Illusione, come Inganno: l'Illusione di una Bellezza raggiunta con i bisturi e con la somiglianza a modelli; il Sesso raggiunto con il viagra e misurando il tempo di prestazione, la Felicità raggiunta solo con i corsi di auto-stima e frequentando i mental coach.
Il punto dunque non è amare se stessi nè odiare se stessi ma bensì sentire in sè l'ambivalenza di amore - odio non disgiunti. E' così che le emozioni si palesano, ogni emozione, ogni amore, ogni buon sentimento ha dietro, sotto, di lato a sè il suo opposto, ed è solo incontrandolo che possiamo incamminarci su quella strada che ci porterà dove siamo sempre stati. Noi stessi. SC.