Ansia, Paure, Fobie. Quel mondo che di colpo diventa inquietante, terrificante.
Davanti ai nostri malesseri spesso reagiamo cercando di capirne le cause, cercando di sapere cosa c'è di sbagliato in noi, ignorando che così facendo stiamo solo perpetuando il malessere, facendolo diventare il fulcro di ogni pensiero.
La nostra mente, e tutte le sue produzioni di pensieri ed emozioni, funziona per coppie di opposti: ogni evento psichico deve avere un corrispettivo contrario che lo supporta e che lo rende manifesto.
Per cui il disagio si "regge" grazie al suo opposto, che molto spesso è la Felicità mancata.
Infatti, capita sovente di rifiugiarsi in Felicità che tali non sono, in False Felicità; ciò capita soprattutto a chi ha difficoltà ad esternare la gioia, a godere dei momenti di vera gioia, che spesso non sa nemmeno riconoscere. La capacità di godere e di esternare Felicità prevede una certa dose salutare di superficialità che spesso contrasta con i ruoli sociali che ci siamo imposti. Così non resta altro che rifugiarci in False Felicità in linea magari con il nostro ruolo, ma a discapito del nostro vero Sè.
Per cui, anzichè concentrarci sul malessere, dovremmo cercare quell'opposto di Felicità che lo sorregge: solo cambiando Felicità e modo di esprimerla è possibile cambiare modo di rapportarci ai nostri malesseri, che a quel punto non faranno più così paura, in quanto li vedremo come parte di un esistenza piena, sgombrando via la folle idea di una vita priva di ogni qualsivoglia dolore. SC
Davanti ai nostri malesseri spesso reagiamo cercando di capirne le cause, cercando di sapere cosa c'è di sbagliato in noi, ignorando che così facendo stiamo solo perpetuando il malessere, facendolo diventare il fulcro di ogni pensiero.
La nostra mente, e tutte le sue produzioni di pensieri ed emozioni, funziona per coppie di opposti: ogni evento psichico deve avere un corrispettivo contrario che lo supporta e che lo rende manifesto.
Per cui il disagio si "regge" grazie al suo opposto, che molto spesso è la Felicità mancata.
Infatti, capita sovente di rifiugiarsi in Felicità che tali non sono, in False Felicità; ciò capita soprattutto a chi ha difficoltà ad esternare la gioia, a godere dei momenti di vera gioia, che spesso non sa nemmeno riconoscere. La capacità di godere e di esternare Felicità prevede una certa dose salutare di superficialità che spesso contrasta con i ruoli sociali che ci siamo imposti. Così non resta altro che rifugiarci in False Felicità in linea magari con il nostro ruolo, ma a discapito del nostro vero Sè.
Per cui, anzichè concentrarci sul malessere, dovremmo cercare quell'opposto di Felicità che lo sorregge: solo cambiando Felicità e modo di esprimerla è possibile cambiare modo di rapportarci ai nostri malesseri, che a quel punto non faranno più così paura, in quanto li vedremo come parte di un esistenza piena, sgombrando via la folle idea di una vita priva di ogni qualsivoglia dolore. SC