La mancanza della vergogna: dalla politica al sociale



Politici che rubano soldi pubblici ma vanno orgogliosi in Tv; pregiudicati che distribuiscono autografi; comportamenti violenti e anti-sociali: sono solo alcuni esempi sulle tragiche conseguenze della mancanza del senso di vergogna.

Vergogna significa "temere la gogna", cioè l'esposizione pubblica. E' un sentimento utile a strutturare la propria identità nei giusti limiti: l'esser messi alla berlina infatti era un deterrente in grado di dissuadere dal compiere determinate azioni.
Oggi invece possiamo notare la quasi totale mancanza di questo sentimento, da cui derivano delle importanti conseguenze sociali.

La mancanza della vergogna, insieme all'assenza del senso di colpa, conseguente ad una certa azione, fa spesso scaturire una sorta di onnipotenza, evidente soprattutto in chi detiene un certo tipo di potere politico: ecco perchè politici indagati o condannati possono presentarsi tranquillamente davanti ai salotti televisivi senza provare un minimo imbarazzo. A quel punto la vergogna diventa prerogativa degli indifesi, passa cioè a chi non ha né colpe né responsabilità: agli esodati, a chi non riesce ad arrivare alla fine del mese, ai disoccupati.

La spudoratezza è divenuta, nel paradosso più assoluto, prova di sincerità e innocenza. Ciò significa che la "gogna pubblica" è diventata mediatica, televisiva, trasformandosi da punizione in opportunità: si utilizza cioè la messa in berlina come prova della "buona fede".

Lo stare al centro dell'attenzione, e quindi non avere vergogna, è diventato un obiettivo soprattutto per i giovani, senza sapere che ciò struttura un identità esteriore, basata esclusivamente sugli altri, e quindi molto fragile nei confronti del proprio mondo interno.
Lo stare al centro dell'attenzione è un tragico gioco al rialzo in cui pur di arrivare primi si è disposti persino a mettere a rischio la propria vita e quella degli altri, dando libero sfogo ad atti aggressivi e violenti.

Le esperienze vergognose, se accettate, possono accrescere l'autoconsapevolezza e la possibilità di trasformazione, se invece vengono rinnegate e rimosse, come sembra insegnare il mondo attuale, possono far perdere i propri limiti con tutte quelle drammatiche conseguenze che i Tg quotidianamente ci ricordano.  S.C.