Traumi psicologici: come affrontarli



Quando accadono eventi traumatici (lutti, separazioni, malattie etc) la nostra psiche viene completamente stravolta. Tutti i punti di riferimento, i valori ed i significati che davamo alla nostra esistenza sono ribaltati e messi in discussione.

Questa destabilizzazione spesso ci porta a non accettare l'evento trumatico: in realtà, ciò che non si accetta, non è tanto l'avvenimento in sè, quanto il carattere transitorio, imprevedibile - e quindi pericoloso - dell'esistenza: ecco perchè in quei momenti la domanda che più ci assilla è "perchè è successo a me?" come se realmente ci fosse un motivo, una spiegazione razionale alla completa casualità ed irrazionalità del male. 

E allora, non trovando una spiegazione razionale a quanto accaduto troviamo, spesso in modo inconsapevole, delle spiegazioni illogiche. Magari pensiamo che quell'evento sia accaduto a causa di un nostro comportamento o che sia una punizione divina: cerchiamo cioè collegamenti tra i nostri comportamenti e l'evento traumatico.

Questi collegamenti servono a tranquillizzarci: pensiamo che, avendo trovato il motivo (anche irrazionale) di quanto accaduto, possiamo fare in modo che esso non si verifichi di nuovo: pensiamo di essere diventati immuni al dolore.
Ma le cose non stanno così: molto presto questi ragionamenti ci chiudono in una gabbia, ci portano ad essere ossessivi, a controllare i nostri pensieri o comportamenti. Dobbiamo avere tutto sotto controllo perchè solo così, crediamo, quell'evento traumatico non potrà ripetersi. Ma l'evento traumatico non dipende da noi, dai nostri comportamenti o pensieri, ma dal carattere dell'esistenza stessa.

Così al dolore del trauma si aggiunge un ulteriore sofferenza.
Non siamo abituati ad avvicinarci al carattere transitorio ed imprevedibile dell'esistenza; pensiamo che la vita abbia un senso ed un significato dimenticando che siamo noi a dare un senso ed un significato ad essa e che questi valori vanno continuamente messi in discussione e rinnovati di volta in volta in quanto costruiti sulla base di quell'imprevedibilità di cui la vita stessa si nutre. S.C.