Spesso ci sentiamo incompleti, come ci mancasse qualcosa. Così colmiamo questo senso di vuoto acquistando cose, instaurando relazioni, occupando di più il nostro tempo.
Ciò che ci manca in realtà non può essere colmato con nessun oggetto, nessuna relazione, nessun impegno, che aiutano semmai solo a farci dimenticare il senso di vuoto, perchè ciò che ci manca è quella vita che ancora dobbiamo vivere. Vorremmo aver già vissuto il tempo di domani, vorremmo che il futuro fosse già un ricordo. La nostra incompletezza è temporale: ci sentiamo incompleti dinanzi al tempo che ancora ci resta da vivere.
Vorremmo che tutte le cose fossero già accadute, vorremmo annullare il tempo, accorciare la distanza dal domani, invecchiare senza aspettare. E' questo tempo in attesa quello che ci rende incompleti. Eppure questo tempo che ci resta non appartiene al futuro, ma al presente: è qui ed ora infatti che lo progettiamo e lo strutturiamo, e con esso progettiamo e strutturiamo noi stessi.
Per essere abbiamo bisogno del tempo che ci manca e con esso, della nostra mai perduta incompletezza. S.C.
Per essere abbiamo bisogno del tempo che ci manca e con esso, della nostra mai perduta incompletezza. S.C.